fbpx

L’adolescenza è ancora il tempo delle mele?

L’adolescenza moderna ha un rapporto con la sessualità piuttosto particolare.

Un tempo era facile associare all’adolescenza un’immagine di ingenuità, o se vogliamo, di acerbità (come da titolo del film del 1980, vero e proprio evento generazionale).

Oggi, la sessualità in adolescenza è ben più precoce di un tempo. 

Le statistiche raccontano che l’età del primo rapporto sessuale, nel giro di una sola generazione, si è abbassata di diversi anni .

Per oltre il 50% degli adolescenti l’attività sessuale comincia tra i 15 e i 17 anni.

Un terzo ha rapporti sessuali completi prima dei 15 anni.

Molta di questa adolescenza “precoce” giunge alla sessualità in modo poco consapevole, e senza cautele.

Gli esiti sono un aumento delle gravidanze indesiderate e delle malattie sessualmente trasmissibili.

Quali sono le ragioni di questa trasformazione generazionale, che ha investito in maniera così evidente la sessualità in adolescenza?

  • I ragazzi vivono in una società meno sessuofobica rispetto a qualche decennio fa; l’idea del sesso come “normale” è ampiamente sdoganata;
  • Attraverso il web, i ragazzi di oggi hanno anche accesso a un universo di esibizione del sesso di cui un tempo non si sospettava neanche l’esistenza.

In questo articolo parlo del rapporto tra adolescenti e pornografia:

Adolescenza e pornografia

L’adolescenza di oggi, quindi, è più matura?

Non proprio.

La precocità dell’attività sessuale in adolescenza si sviluppa, molto spesso, non solo in assenza di conoscenze sulla biologia del corpo e sulla contraccezione.

La sessualità in adolescenza si sviluppa anche in assenza di vere e proprie competenze relazionali ed emotive

La spinta alla sessualità investe l’adolescenza ben prima che possa completarsi un’idea più compiuta di rapporto fisico e di relazione.

L’adolescenza, insomma, è passata da un graduale accostamento alla materia sessuale, a un coinvolgimento decisamente più diretto.

Del resto, il corpo si fa pronto alla sessualità proprio in adolescenza, attraverso le complesse trasformazioni biologiche e ormonali che si mettono in moto durante questa fase.

La maturazione fisiologica comincia a suscitare un interesse sempre più accentuato per il corpo: il proprio, così come quello altrui.

Di diverso, rispetto a un tempo, c’è quindi la possibilità di tradurre la fantasia in atto.

Che si tratti di un’avventura sessuale con un partner, o che si tratti di masturbazione, l’adolescente ha un ventaglio di possibilità ben maggiore a sua disposizione.

Questo aumento della disponibilità sessuale non coincide con aumento dell’expertise relazionale dell’adolescente.

È un discorso fondamentale: di solito si prendono in ampia considerazione i rischi e i pericoli fisici del sesso precoce, ma meno le ripercussioni psicologiche.

L’adolescenza ha bisogno di un’educazione alla sessualità?

La sessualità come meccanica non ha ormai più segreti per l’adolescenza: il web ha già messo a disposizione, e da molti anni, tutto ciò che serve sapere al riguardo… e anche ben di più.

L’attività sessuale, però, non è soltanto rapporto fisico con l’altro.

Anche quando occasionale, il sesso è un rapporto tra due persone, ciascuna con la propria personalità e le proprie emozioni.

Le competenze relazionali di cui ho accennato a inizio articolo si consolidano proprio in adolescenza.

La sessualità precoce, in questa fase, può avere l’effetto di distorcere l’acquisizione di queste conoscenze.

Parliamo di conoscenze affettive ed emotive che riguardano:

  • se stessi: io chi sono? Quali sono le mie qualità?
  • gli altri: chi sono le persone che ho intorno?
  • se stessi con gli altriche significa relazione?

I primi contatti col sesso rappresentano un acceleratore di processo: le suddette competenze, frutto di un’integrazione tra maturità fisiologica ed esperienza, finiscono per modellarsi sulla base delle prime relazioni sessuali.

Anche il gruppo dei coetanei può sviluppare un’influenza simile.

Le ricerche segnalano che una delle motivazioni principali a intraprendere precocemente l’attività sessuale è la pressione sociale – diretta o indiretta – esercitata dagli amici e/o dai conoscenti.

Fare sesso oppure no può diventare, per l’adolescente, una specie di contrassegno per sentirsi accettato; su questo aspetto, non ci sono grandi differenze tra ragazzi e ragazze.

Al contrario, l’adolescente che non fa sesso può sentirsi inadeguato, difettoso, escluso.

Molti dei ragazzi che si autodefiniscono sfigati (o che vengono definiti così dagli altri) lo fanno perché non hanno vita sessuale, e percepiscono la questione come un fallimento personale.

Un rischio psicologico pericoloso, con un prezzo da pagare molto alto in termini di autostima, senso di realizzazione personale e immagine di sé.

Per questi motivi, riequilibrare l’immagine della sessualità in adolescenza è quasi un imperativo.

Il sesso va restituito alla sua dimensione di esperienza complessa, che mette insieme, sempre, corpo ed emozioni.

Francesco Rizzo

Psicologo Psicoterapeuta Padova

Psicologo Psicoterapeuta Padova