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Depressione Padova – Cura della Depressione a Padova – Dott. Francesco Rizzo Psicologo

Depressione e senso di colpa

Il senso di colpa è un aspetto centrale della depressione.

La persona depressa fa un’esperienza dolorosa e profonda di questa sensazione.

Nonostante la realtà dica che non ce n’è motivo, la depressione finisce per imporre questo senso di colpa.

È quindi un’impressione quasi sempre sganciata da un piano concreto.

Non si tratta di aver effettivamente compiuto qualcosa di male.

Tuttavia, la percezione di colpa è schiacciante, e fa sentire costantemente

  • indegni;
  • spregevoli;
  • vergognosi;
  • non all’altezza della considerazione altrui.

Proseguire la propria esistenza con una tale zavorra di responsabilità interiore è quasi impossibile.

Si sente vibrare dentro di sé una forma d’ansia sottile ma continua.

Sotto il suo peso, anche le (sempre più rare) occasioni di piacere diventano impossibili.

Così, il senso di colpa nella depressione ha l’effetto di costruire un muro intorno alla persona che lo avverte.

Come una barriera che impedisce qualsiasi forma di contatto con gli altri:

«C’è qualcosa di orribile in me. Non merito niente.»

Perché la depressione attiva sensi di colpa?

Innanzitutto, una persona depressa si sente in colpa… proprio in quanto depressa.

Nessuno ama avere dei problemi.

In particolare, la depressione è una delle condizioni più detestate.

Addirittura, per qualcuno sentirsi depressi è una colpa.

«Non mi manca niente! Che motivo ho per essere depresso?»

Così, nascondere la propria depressione può diventare una soluzione (inefficace).

Oppure, qualcuno la liquida come

Ma il senso di colpa da depressione non si limita a questo schema.

La sensazione di colpevolezza della persona depressa ha radici ancora più profonde.

Tuttavia, non è possibile elencare una serie di cause che scatenano questa dolorosa impressione.

Questo perché non esiste una depressione uguale a un’altra.

Vale a dire: ogni specifico caso di depressione va analizzato senza ricorrere a generalizzazioni.

La motivazione profonda della depressione, così come ogni altra condizione di malessere psicologico, va calata nella realtà soggettiva della persona che la vive.

Allo stesso modo, i sensi di colpa messi in moto dalla depressione vanno affrontati come se fossero una caratteristica personale di chi ne soffre.

Sentirsi in colpa: cosa può fare la psicoterapia?

Non si parla così tanto spesso del senso di colpa connaturato alla depressione.

Eppure, sentirsi in colpa è una delle condizioni esistenziali più diffuse, nonché, una delle più dolorose dal punto di vista psicologico.

Innanzitutto, la psicoterapia diventa spesso il primo “luogo” in cui la persona smette di sentirsi in colpa.

Nell’immediato, è un’opportunità di grande sollievo emotivo.

In psicoterapia non esiste forma di giudizio alcuno.

La persona che intraprende un percorso personale scopre, mano a mano, che nella stanza di psicoterapia si può essere finalmente se stessi.

E ci si può prendere lo spazio per condividere la propria frustrazione rispetto al peso del senso di colpa.

Ma la psicoterapia non è soltanto un cerotto che tampona la ferita.

È anche la sonda che, più di ogni altro, permette d’individuare le cause profonde della depressione e del conseguente senso di colpa inconscio.

Raggiungere la radice più profonda di questa condizione è la via centrale per risolvere il problema all’origine.

Come detto, non esiste una ragione valida per tutti a spiegare un disagio psicologico.

La psicoterapia consente di intercettare le proprie, specifiche motivazioni personali.

Sentirsi in colpa è allo stesso tempo

  • un effetto collaterale della depressione;
  • una causa a se stante di stress emotivo;
  • un ostacolo a numerose attività, su tutte quelle che hanno a che fare col piacere personale.

Intervenire diventa quindi una sorta di imperativo nei confronti di se stessi.

Francesco Rizzo

Psicologo Psicoterapeuta Padova