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Risse in adolescenza

Il fenomeno delle risse in adolescenza è in aumento piuttosto costante.

È una situazione che può suonare preoccupante di per sé.

Ciò che stupisce, e genera ancora più allarme, è che

  • i motivi che inducono molti adolescenti ad azzuffarsi sono futili, da un punto di vista concreto;
  • esistono chat di gruppo e canali social attraverso cui gli adolescenti si danno appuntamento per… concordare delle risse.

Questi due punti di riflessione sembrano significare che l’idea della violenza in adolescenza è come “sdoganata”.

Si passa spesso alle mani senza alcuna possibilità di mediazione.

Il discorso sulla violenza in adolescenza, d’altro canto, è multifattoriale, e non è possibile liquidarlo in un breve articolo come questo.

È necessario però cominciare a ragionare sulle cause, individuali e sociali, che fanno da base all’esplosione di questo fenomeno.

Adolescenza e sfida

Come detto, molto si potrebbe scrivere su violenza e aggressività in adolescenza.

Un punto focale è che, in questa fase di vita, il tema della sfida assume un carattere assolutamente centrale.

Che cosa s’intende con sfida?

S’intende la dimensione relazionale che pone a confronto l’uno con l’altro.

Per un adolescente che partecipa a risse, la sfida diventa un modo per misurarsi.

In altri termini, misurarsi significa conoscersi.

È come se il confronto con l’altro servisse a chiarire qualcosa di se stessi.

Qualcosa che, molto spesso, ha a che fare con tentativi di dimostrazione di forza.

Non si tratta, semplicemente, di… mostrare i muscoli.

Le risse hanno, innanzitutto, lo scopo di esibire coraggio.

Dimostrare – a se stesso e agli altri – che si ha potere e forza per intervenire sulla realtà.

Attraverso lo scontro, l’adolescente vuole oltrepassare un limite: è forse questo il significato profondo della “sfida”.

Sfida che, in modi diversi, spesso è lanciata anche ai genitori…

C’è senz’altro anche una percezione di noia, che spinge i più giovani a cercare emozioni così “adrenaliniche”. 

Questa forma di noia è un’anticamera di malesseri ben peggiori, che riguardano un senso di frustrazione e di rabbia non esprimibile a parole.

Psicoterapia dell’adolescente aggressivo?

Quando parliamo di aggressività in adolescenza dobbiamo sempre tenere a mente che c’è un motivo in grado di spiegare quest’aggressività.

I comportamenti – in adolescenza e non solo – vanno in effetti compresi, più che giudicati da un punto di vista giustizialistico o moralistico.

Un adolescente che cerca la sfida nella modalità delle risse è probabilmente portatore di un disagio che non sa verbalizzare.

In questo senso, il corpo a corpo concretizza fattori emotivi stressanti, e gli permette in qualche modo di sfogarli.

Qualsiasi comportamento al limite ha questo tipo di funzione: rendere concreto – e affrontabile – qualcosa che altrimenti non sarebbe esprimibile.

Vale per l’autolesionismo, per il consumo di stupefacenti o l’abuso di alcol

La psicoterapia si pone l’obiettivo di offrire un canale di comprensione e di scarico differente da quello dell’azione.

Permette, insomma, di individuare le cause profonde del malessere e ragionarci, in ottica di “risolverle”.

Un adolescente che sceglie la rissa come modalità di espressione di sé difficilmente accetterà l’idea che qualcosa non va.

E che quel qualcosa potrebbe essere proficuamente affrontato in un percorso di psicoterapia.

Le considerazioni fatte fin qui valgono però lo stesso.

È insomma necessario mantenere un livello di monitoraggio non oppressivo, ma costante.

Francesco Rizzo

Psicologo Psicoterapeuta Padova